L'AREA MARINA PROTETTE DELLE ISOLE TREMITI
Le isole Tremini, note come le perle dell’Adriatico, sono incastonate in un paradiso a sole 10 miglia dal parco del Gargano, di cui fanno parte. Un piccolo arcipelago costituito da tre isole principali, San Domino, San Nicola e Capraia e poi ancora dall’isolotto di Cretaccio e dallo Scoglio della Vecchina. Qualche miglio più al largo invece, si erge Pianosa, situata in piena Zona A di Riserva Integrale.
I Romani la battezzarono con il nome attuale in riferimento al loro numero (3). San Domino e San Nicola prendono il nome da luoghi di culto eretti sulle due isole dedicati a questi Santi, Capraia deriva da "capperaia", per le cospicue piante di capperi presenti sull’isola. Nei fondali degli Scoglietti di Capraia, dal 1998, a circa 10 metri di profondità, è ospite di queste acque la più grande statua subacquea al mondo, raffigurante San Pio da Pietralcina.
La più grande delle tre isole è San Domino, isola che ospita diverse specie vegetali, tra cui il pino d’aleppo, che sull’isola dà vita a enormi distese. Sull’isola è presente un’affascinate cavità denominata "grotta delle Viole", con un’apertura affiorante, una volta di 3 metri ed un fondale di circa 8. All’interno della grotta ci rendiamo subito conto dell’ origine del nome; la volta interna parzialmente crollata permette la penetrazione della luce solare, che riflettendo sulle alghe rosse che tappezzano le pareti, creano quest’effetto cromatico dai toni violacei.
Molto belle le immersioni su quest’isola, ancora meglio se su fondali poco profondi. 64 circa le specie spongine sull’isola, a testimonianza dell’incredibile purezza delle acque e di una grande varietà dell’ecosistema.
San Nicola (foto sotto, a sinistra), è il centro amministrativo di tutto l’arcipelago, con un grande porto dove approdano traghetti ed aliscafi. "L’immersione" per eccellenza nei fondali dell’isola è quella della Secca di Punta Secca, dai 5 ai 60 metri, dove possiamo fare meravigliosi incontri con ricciole, cernie e ancora spugne, madrepore, gorgonie e il corallo rosso. Altra immersione sull’isola e quella de "I Panettoni del Ferraio" a circa 30 metri di profondità, un paradiso su di un fondale sabbioso ricco di vita.
Quasi del tutto spoglie sono invece Cretaccio e la più lontana Pianosa, un pianoro roccioso dove si erge un solitario faro.
Se diversificata è la vegetazione, ovunque scarsa è la fauna: piccoli rettili, rospi e conigli selvatici, mentre nei cieli volano i falchi della regina, la berta maggiore, la berta minore e il rondone pallido. Al contrario, incredibile è la varietà di specie che alberga nei fondali blu cobalto. Ai piedi delle scogliere che precipitano fino a 30 metri di profondità, fra gorgonie, spugne di ogni varietà e distese di alghe, trovano il loro habitat naturale orate, saraghi, pagelli, polpi e murene.
Questo articolo è protetto da Copyright © e non può essere riprodotto e diffuso tramite nessun mezzo elettronico o cartaceo senza esplicita autorizzazione scritta da parte dello staff di BiologiaMarina.eu.
Ideazione: Pierfederici Giovanni - Progetto: Pierfederici Giovanni, Castronuovo Motta Nicola, Guadagnino Marcello.
Prima Pubblicazione 31 Lug 2006 - Le immagini dei Collaboratori detentori del Copyright © sono riproducibili solo dietro specifica autorizzazione.
Si dichiara, ai sensi della legge del 7 Marzo 2001 n. 62 che questo sito non rientra nella categoria di "Informazione periodica" in quanto viene aggiornato ad intervalli non regolari
XHTML 1.0 Transitional – CSS